Astrov         Sì… In dieci anni sono diventato un altro uomo. E la causa qual è? Ho faticato troppo, nonna.  Da mattina a sera sempre in piedi, non conosco tregua, e di notte me ne sto sotto la coperta e ho sempre paura che vengano a trascinarmi da qualche malato. In tutto questo tempo, dacché ci conosciamo, non ho avuto una sola giornata libera. Come si fa a non invecchiare? E poi, la vita è già in sé noiosa, stupida, sudicia.. T’inghiottisce, questa vita. Intorno hai soltanto degli strambi, nient’altro che degli esseri strambi; e ci vivi insieme due o tre anni; e, a poco a poco, senza neanche accorgertene, diventi pure tu uno strambo. Destino inevitabile! (Arrotolandosi i lunghi baffi.) Eh, che baffi enormi mi son cresciuti… Baffi stupidi. Sono diventato pure io uno strambo, nonna… Quanto a diventar scemo, ancora non lo sono diventato; Dio misericordioso, il cervello è ancora a posto, ma i sentimenti si sono come intorpiditi. Non voglio nulla, non ho bisogno di nulla, non amo nessuno… Ecco, forse amo te soltanto. (La bacia sulla testa.) Da piccolo avevo anch’io una bambinaia come te.

 

Anton Cechov, Fabbri Editori,  1985

 

 

 

siamo noi a creare la nostra realtà.  E’ vero che queste persone mi avevano ferito, ma io  avevo permesso che accadesse perché non avevo saputo dire di no.  Dopo essermi liberata di loro, finalmente mi sono assunta la responsabilità della mia vita.

 

 

‘fu allora che presi due decisioni:  riconoscere io per prima questa verità e non sprecare tempo con persone che non rispettavano il mio lavoro.’

 

 

Alcune persone sono una sorta di linfa spirituale. Sono al contempo limpide e pure, arrabbiate e tristi, luminose e oscure, tutto in un unico respiro. Una volta che ti sei dissetato alla loro fonte, non puoi più dimenticarle. Sei esaltato dal gusto della loro essenza inebriante..  Non c’è modo di ignorare che sono la quintessenza, il soma originario dell’albero sacro a cui tutti ci dissetiamo

 

 

 

Vianna Stibal,    Sulle ali del destino